Se sente molto parlare negli ultimi anni: cos’è la dieta chetogenica?
Con molto piacere inserisco questa chiara spiegazione della collega Roberta Nurti*, dietista con esperienza in diete chetogeniche in ambito ospedaliero. La dr.ssa Nurti collaborerà con il nostro studio per le gestione di questo regime dietetico nelle persone con obesità e altre condizioni che vedano nella dieta chetogenica un sostegno alla terapia medica.
Quando nasce
La prima applicazione della dieta chetogenica risale al 1920, quando si pensava che questa dieta terapeutica, che riproduceva una condizione simile al digiuno, potesse essere utile nella cura di alcune patologie.
A 100 anni dal suo primo utilizzo si continua a studiare in quali campi si possa applicare questa dieta, che è la terapia di prima scelta per alcuni disturbi metabolici ereditari e che viene usata anche in campo neurologico (ad esempio per la cura delle epilessie farmaco resistenti) e per la perdita di peso.
In cosa consiste
La dieta chetogenica si basa sull’utilizzo dei corpi chetoni come fonte energetica sostitutiva del glucosio. In condizioni fisiologiche i corpi chetonici sono prodotti nei periodi di digiuno prolungato. L’induzione della chetosi con l’alimentazione si ottiene con un regime dietetico ipoglucidico (povero di carboidrati).
La restrizione dei carboidrati comporta che il substrato per la produzione energetica sia costituito dai trigliceridi degli acidi grassi che porta alla formazione dei corpi chetonici usati poi a scopo energetico.
Nelle diete chetogeniche classiche, tipicamente utilizzate nel trattamento delle epilessie farmaco-resistenti, la fonte di produzione dei corpi chetonici consiste nel grasso introdotto con gli alimenti. Una dieta chetogenica classica con rapporto chetogenico 4:1 è composta dal 90% di lipidi, 3% di carboidrati e dal 7% di proteine, che vengono calcolate sulla base del fabbisogno raccomandato per età.
Le diete chetogeniche a basso contenuto calorico prevedono che i corpi chetonici vengano prodotti dai trigliceridi immagazzinati nel tessuto adiposo.
Chetogenica per il dimagrimento
La “Very Low Calorie Ketogenic Diet” (VLCKD) è una dieta fortemente ipocalorica che può essere utilizzata nel trattamento dell’obesità e della sindrome metabolica sotto stretto controllo medico-dietistico.
Tra le caratteristiche di questa dieta spiccano:
- il ridotto apporto calorico,
- lo sviluppo di una chetosi stabile che porta ad un
- minor senso di fame e ad una
- riduzione della massa grassa senza perdita di massa magra.
La dieta si basa su un normale apporto proteico e ridotti apporti di carboidrati e lipidi.
La VLCKD è una dieta molto restrittiva che permette di ottenere un rapido calo ponderale. Per far sì che vengano mantenuti i risultati, deve essere seguita da fasi successive di transizione e adattamento.
Gli effetti collaterali di questa dieta sono diversi (es. crampi, astenia, cefalea, stipsi, diarrea) e solitamente transitori. Inoltre, nella fase più restrittiva, questa dieta risulta essere carente di alcuni micronutrienti.
Per questi motivi è importante che l’attuazione di questo regime dietetico venga seguito da un professionista che programmi le fasi della dieta sulla base delle condizioni cliniche e delle esigenze del paziente. Per avvalersi della consulenza dietistica, ai fini dell’elaborazione di una dieta, è necessaria la prescrizione medica attestante la diagnosi.
*Roberta Nurti. Nel 2019 ha fatto parte dell’equipe di Malattie Metaboliche Ereditarie dell’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona, dove si occupava di dietoterapia ed educazione alimentare nei pazienti con malattie metaboliche ereditarie e rare. Durante questa esperienza ha iniziato a operare nel settore delle diete chetogeniche per bambini affetti da malattie metaboliche ereditarie ed epilessia farmaco resistente.
Attualmente lavora come borsista presso l’Azienda Ospedaliera di Padova in pediatria, dove continua ad occuparsi di diete chetogeniche in bambini con epilessia farmaco resistente, di supporto nutrizionale in pazienti pediatrici con patologie croniche e di ricerca universitaria.