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Centimetri sotto l’albero

Potevo esimermi dalle raccomandazioni per le feste? Se non volete pagare lo scotto dei chili in più a gennaio qualche suggerimento può essere utile.

Il mix degli ingredienti di questo perdiodo è esplosivo: giornate fredde e scarsità di luce riducono il livello di movimento quotidiano, la maggiore disponibilità in casa di cioccolati-torroni-panettoni comporta tentazioni quotidiane, i pasti delle feste sono abbondanti e prolungati e gli inviti frequenti.
Ma ciò che più crea danno è l’atteggiamento alimentare con cui si vivono le festività natalizie, spesso condizionato dall’idea che “è impossibile stare a dieta “ durante questo periodo, quindi tanto vale non pensarci e riprendere le fila del discorso passate le feste. E qui si rompono gli argini….

Cosa significa per voi “stare a dieta”?
Se la vostra idea si riassume nel non mangiare pasta, pane, dolci, concordo con voi che sia molto difficile da rispettare, soprattutto in questo momento dell’anno. In realtà queste auto-privazioni non definiscono lo “stare a dieta” bensì una restrizione calorica che nulla ha da spartire con l’idea di sana alimentazione.
Contemplando, infatti, il significato originario di “dieta” come equilibrio alimentare-motorio-psicologio per il benessere dell’individuo, non troviamo il concetto della restrizione calorica, ma l’esigenza di fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, secondo una corretta distribuzione giornaliera dell’energia e un’adeguata ripartizione tra i nutrienti nei pasti.
La dieta così intesa prevede regole, è ovvio, ma contempla anche le eccezioni. E le festività natalizie non saranno un problema se provate a gestirle con questa mentalità.

Una bussola semplice con cui orientarsi sono i colori delle date sul calendario:
– è scritta in nero? giorno “normale” in cui mantenere un alimentazione regolare e sana;
– è scritto in rosso? giorno di festa in cui concedersi ricette più sfiziose e qualche sgarro in più!
Buttate ora un occhio al calendario, che avrete sicuramente lì vicino da qualche parte, e controlliamo insieme le date segnate in rosso: 25 e 26 dicembre, 01 (cenone di capodanno) e 06 gennaio. Ecco i giorni in cui non dobbiamo preoccuparci di concederci qualche sgarro, tutt’al più ci sforzeremo di inserire, nonostante il freddo, una passeggiata non appena possibile.
Per i restanti giorni, scritti in nero, cerchiamo di rientrare nelle buone abitudini quotidiane: un’abbondante colazione, iniziare il pasto con un piatto di verdure crude, moderare il consumo di grassi ed ridurre/evitare zuccheri e farine raffinati.

Un grande aiuto vi potrà venire dal mangiare lentamente: date il tempo al cervello di elaborare le informazioni su ciò che avete mangiato, potrà così regolare l’appetito di conseguenza.
Ascoltate i vostri segnali interni di sazietà: quando vi sentite gratificati e sazi per quello che avete mangiato fermatevi anche se avanza un boccone nel piatto, fate i complimenti al cuoco dicendo che era ottimo, ma che siete a posto. Siete sicuri che mangiare tutto, oltre la sazietà, vi lasci poi una sensazione di piacevole benessere?

O forse vi sentirete pesanti e gonfi come un pesce palla?

Godere della buona tavola è possibile anche senza pagarne le conseguenze nel giro vita.

A TUTTI I LETTORI I MIEI AUGURI DI BUONE FESTE!

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